FRAMMENTI DI UN DISCORSO INTORNO A MARIA: LA CALLAS

Progetto artistico ideato e curato da Eli Sassoli de’ Bianchi

Opere di Giovanni Bellavia

Con la collaborazione di Marco Antonio Bazzocchi


In: “Frammenti di un discorso amoroso” Roland Barthes rielabora pensieri autorevoli attorno ai temi classici dell’amore ed innamoramento; la sua e’ essenzialmente una tavolozza ricca di molteplici sfumature di altrettanti pareri per dare una serie di ipotesi e di vie di indagine ad uno stesso argomento e non proporre alcuna “soluzione”.
Allo stesso modo, attraverso queste immagini, Giovanni Bellavia ed io ci avviciniamo a Maria Callas in “punta di piedi” con l’intento di cogliere alcuni aspetti della sua personalità che, a nostro avviso, emergono dalla osservazione attenta di alcune rappresentazioni teatrali dell’epoca, in particolare gli anni ’50. In particolare, ci soffermiamo a cogliere alcune “sfumature” legate alla modalità con la quale il Soprano interagisce, nell’attimo dei saluti ed in quello dei ringraziamenti, con il “suo” pubblico. Ne emergono una serie di immagini-chiave (quelle che Pasolini definiva “cinèmi”) alle quali Bellavia si ispira declinandole, tramite un suo “gesto d’artista”, nella contemporaneità dell’oggi. Si pongono così in evidenza gestualità ed espressioni prima solo accennate ed ora reinterpretate nella loro compiutezza formale con l’intento di trasmettere, empaticamente, allo spettatore una sensazione e di farlo partecipe di una esperienza emozionale.
Il percorso visivo nuovo ed originale e’ frutto di una ricerca concettuale che muove i primi passi da suggestioni autorevoli (come dimenticare le ipotesi Freudiane sul Mose’ di Michelangelo e l’analisi della sua postura) circa l’importanza dell’osservazione analitica nello studio di un opera d’arte.
Da un punto di vista formale, la qualità di “frammenti” resta per noi una fondamentale perché ognuno vuole essere parte di un puzzle più vasto a creare un mosaico la cui evoluzione non e’ ferma nel tempo ma e’ altresì suscettibile di ulteriore evoluzione. Alla stessa maniera, ma per altra via, Marco Antonio Bazzocchi ricerca nel supporto della parola la traccia poetica e rintraccia un filo conduttore tra le immagini dando vita ad un percorso non più solo visivo ma anche letterario.
“Vorrei essere Maria, ma non mi e’ permesso, la Callas non lo consente”, dichiara Maria Callas. Attraverso questa selezione di opere apriamo una parentesi di riflessione su quanto di Maria e’ celato nella Callas e restiamo come sospesi in una atmosfera di sogno nel rilevarne la straordinaria eleganza e dolcezza ma al tempo stesso fragilità e quasi modestia: le braccia spesso raccolte in un gesto “mistico”, lo sguardo di pura felicita’ nel gioire di un attimo di estasi; espressioni e posture che paiono rivelare la convivenza di due personalità diverse ma al tempo stesso complementari..... ma e’ solo un attimo…poi il sipario si apre, e torna la Callas, fiera, autorevole…. il Soprano assoluto che tutti conosciamo.

Eli Genuizzi Sassoli de’ Bianchi

Maria: la Callas
2012
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